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costruttori di sogniDopo la rassegna “LA MONTAGNA È FEMMINA”, incontri con le donne che vanno in montagna o arrampicano ad alto livello, la pausa di due anni dovuta alla pandemia, ci siamo ripresentati con “DISGRESSIONI”, incontrando alpinisti che, della roccia e del ghiaccio, hanno fatto il loro elemento di confronto, continuando in questo modo la nostra esplorazione del mondo alpino.
Quest’anno proponiamo tre serate dedicate alla conoscenza delle nostre vallate e, in modo particolare, alla narrazione dei vissuti, delle strategie e delle emozioni provate da chi “costruisce sogni” all’interno della montagna, cioè coloro che per primi aprono le vie di roccia che, successivamente, saranno percorse da altri alpinisti e climber.
“COSTRUTTORI DI SOGNI” vorrebbe concentrare l’attenzione sui personaggi – alpinisti e/o climber – che creano le vie in montagna o in falesia. Riteniamo che aprire una via, al di là degli aspetti sportivi ed esplorativi, sia anche realizzare un sogno e regalarlo alla comunità degli “arrampicatori”.
Ciò rappresenta sicuramente un valore aggiunto di cui si è perso la consapevolezza.

Non fosse altro che è importante ricordare il lavoro e la passione che vengono messi e spesi per aprire vie, attrezzarle, renderle sicure, divertenti o ritrovare spazi e luoghi che magari erano abbandonati o lasciati a se stessi.
Gli apritori o i chiodatori, permettono infatti a alpinisti e climber, di attraversare spazi che in precedenza non potevano essere esplorati facilmente, sfruttando appieno le potenzialità che offrono le pareti alpine.
Aprire una via significa dare la possibilità ad altri alpinisti di godere della bellezza di luoghi sconosciuti e ciò ha un enorme potere creativo, liberatorio e di apertura verso il prossimo, tutti valori che vanno oltre la semplice pratica sportiva.
Un’importante considerazione che ci spinge a proporre questo progetto è appunto il fatto che l’alpinismo presenta molteplici ricadute sugli aspetti personali di un individuo, andando a toccare “corde” che interessano l’autostima, la fiducia nei confronti dei compagni, la creatività, la prontezza nell’affrontare imprevisti ed inediti ecc.
Il nostro operare quotidiano, attraverso i servizi che gestiamo all’interno del territorio compreso nelle aree dell’Albese, del Braidese, del Monregalese e del Cuneese rivolti a minori, soggetti con disabilità e persone con disturbi psichiatrici, punta fortemente sulla promozione e diffusione di questi principi e valori, ritenendo che progetti come quello qui presentato possano favorire tale finalità.
Costruire un sogno, progettarlo e poi realizzarlo ha infatti una sua storia, un suo perché ed è di questo che si vorrebbe parlare con i nostri ospiti, permettendogli di condividere le loro esperienze, conoscenze ed emozioni.
I tre incontri vedranno l’intervento di diversi personaggi del panorama alpino provinciale e regionale, in modo particolare:

MERCOLEDI’ 22 FEBBRAIO: nella prima serata incontreremo UGO MANERA, alpinista di provata fama, accademico, tra i protagonisti del movimento del “Nuovo Mattino”, direttore e istruttore della Scuola Nazionale G. Gervasutti e apritore di centinaia di vie su tutto l’arco alpino. Ugo, con i suoi splendidi 83 anni, portati alla grande è anche scrittore di diversi libri dedicati alla montagna finalizzati soprattutto a raccontare la sua avventurosa vita alpinistica; ad esempio il suo ultimo libro “dal Monviso al Changabang” è il magistrale racconto dell’alpinismo di avventura che attraversa la storia alpinistica di questi ultimi 50 anni.

MERCOLEDI’ 15 MARZO Il secondo appuntamento è con FIORENZO MICHELIN, nativo della Val Pellice e sicuramente il più prolifero apritore e chiodatore di vie di roccia, che vanno dalle Marittime alle Cozie. Alcuni suoi siti, come la parete del Bourcet, sono diventati pietre miliari dell’arrampicata piemontese e attraggono arrampicatori anche da fuori regione. Di carattere schivo e riservato, questo è uno dei pochi eventi nel quale lo vedremo in prima persona. Ci racconterà il suo modo di interpretare l’arrampicata e del lavoro immane da lui compiuto per aprire le sue vie in bassa valle dove la roccia deve essere anche pulita e non solo chiodata.

MERCOLEDI’ 28 MARZO Il terzo appuntamento è con GIOVANNINO MASSARI, alpinista e climber monregalese, tra i più capaci e preparati della generazione che ha cominciato a vedere l’arrampicata anche come pratica sportiva, su cui impostare allenamenti e preparazione atletica. Tra i pochi climber a sapersi confrontare con i mitici arrampicatori francesi, nelle falesie del finalese e Oltre Alpe, ha liberato vie di grande difficoltà e aperto vie estremamente difficili sulle pareti del Gruppo Provenzale – Castello. Attualmente si dedica all’apertura di nuove falesie per l’arrampicata libera e ha fondato l’associazione sportiva “Arrampigranda”.

Le serate si svolgeranno presso SPAZIO GIOVANI “H-ZONE” Piazzale Beausoleil,1 – ALBA –
Le serate avranno inizio alle ore 21,00
Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

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