Questa via all’alba degli “anta” è stata oggetto di una recente richiodatura ad opera di L.Orsi, F.Parussa e i fratelli Galizio.
L’attuale restyling rende ora fruibile questa bella ed esposta salita, che nel tempo aveva perso quel poco di “sicurezza” che in origine poteva avere, cadendo nell’oblio.
Una via abbastanza ardita per il periodo, aperta con l’uso di nuts e pochi chiodi (alcuni mediocri) in un settore di roccia difficilmente proteggibile.
La linea di salita, che si svolge sulla parte sinistra della parete, è data dalla caratteristica fessura-diedro giallastra posta a circa 70 metri da terra. Al di sopra, grandi strapiombi sbarrano la strada, ma i primi salitori seppero sfruttare totalmente in arrampicata libera l’unico punto debole.