Sabato 13 ottobre nella palestra Alpiteca di Saluzzo un “meeting boulder festa” mi ha colto assolutamente di sorpresa… In occasione del mio 50° compleanno, Cristina, insostituibile compagna di vita, ha invitato più di 50 amici i quali, nonostante la bella giornata, hanno rinunciato ad una giornata di scalata in falesia e si sono presentati all’appello.
Per me, ignaro di tutto, è stata una grande emozione che è andato ben oltre l’aspetto puramente ludico dell’arrampicata. “Il giocare” dei climbers, è vero, è ancora oggi fortemente impregnato nella mia esistenza, ma oggi l’effetto emozionale è piuttosto legato alla presenza contemporanea di persone con un comune denominatore, con cui si è condiviso parti di vita in tempi e contesti diversi, con cui in qualche modo si è creato un legame che resiste anche quando non ci si incontra per lunghi periodi.
Questa arrampicata, sempre in evoluzione, trovo che contenga un elisir impalpabile eppure potente dove il corpo nella sua gestualità ci traspone in una dimensione dove ci si sente nel contempo soli e parte del tutto…e forse è proprio questo che giustifica il sentirsi eternamente giovani quando si indossa “la tutina magica” e il non volerla mai attaccare al chiodo.
Nella prima parte del pomeriggio si è svolta una parte di scalata a ruota libera sui boulder e sul moonboard che la palestra offre. Questo momento ha aggregato tutti e, al di là del grado e dell’età, ha permesso a molti dei presenti che non si incontravano da parecchio tempo, di condividere sport e chiacchierata. Verso il tardo pomeriggio è suonata la campana della “sfida”: un boulder appositamente tracciato da Donato, che ringrazio fortemente, ci ha visto battagliare per cercare di raggiungere il top, il quale, però, ha dovuto aspettare l’arrivo del giovane Alberto per essere chiuso.
La festa si è conclusa con un’abbondante apericena e con la proiezione di “compromettenti foto d’epoca” della mia gioventù scalatoria e non.
Ringrazio veramente di cuore Tristano per la grande disponibilità e ospitalità nella sua palestra, Siro e Saverio per le ore “di lavoro” dedicate all’ organizzazione della festa, tutti quelli che hanno collaborato, gli invitati, arrivati in gruppi da Cuneo, Mondovì, Torino, Savigliano, Bra, Saluzzo, che hanno contribuito alla riuscita della giornata.
Massimiliano Giri