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castelloIl 20/08/2018 Luciano Orsi e Valter Galizio hanno provveduto a rinnovare le soste sui primi tre tiri della Balzola con soste ad anello e catena tutto Inox, il materiale in loco erano dei tasselli Fixe gialli;  purtroppo l’acciaio del tassello era un acciaio al piombo non adatto per lavori strutturali (una martellata son volati via tutti), materiale molto fragile con scarso allungamento e con un carico di rottura intorno ai Kg.1.800 (da nuovo). Il tassello Inox ha un carico di rottura superiore ai Kg. 2.900 con una durata agli agenti atmosferici di diverse generazioni (l’Inox esiste solo da un centinaio di anni) e può anche darsi che duri diverse centinaia di anni; per il momento, non lo sappiamo ancora, bisognerà aspettare, i risultati che ci sono stati fin’ora sono stati più che ottimi. Al mare e un discorso totalmente diverso è un po’ come essere su due pianeti diversi.

Hanno messo tre soste sulla Balzola e uno spit segnavia sul traverso.

Sosta alla base del diedro Calcagno con due spit nuovi da collegare, non hanno messo la catena in modo da non indurre la discesa sulla verticale perché sotto non ci sono calate; dalla sosta successiva si arriva sulla sosta della Balzola. Le tre soste seguenti sono con anello e catena, la penultima sosta è stata spostata di 5 metri più in alto su un comodo terrazzino, l’ultima su un pulpito che da verso il canale di discesa. In caso di temporale a metà via si può scappare senza grandi problemi.

Ripulita la sosta vecchia dai cordoni che sono veramente orrendi da vedere. 

Le vie tranne le soste rimangono ovviamente a chiodi. 

 

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