Cari Amici a nome mio e di tutti quelli che hanno collaborato, desidero ringraziare pubblicamente tutte le persone, i titolari di locali pubblici della Valle Varaita, la Scuola Gervasutti, il Cai ecc… e tutti quelli che hanno generosamente donato un contributo per pagare il materiale utilizzato per la messa in sicurezza delle più ripetute e più famose Cascate di Ghiaccio della Val Varaita. Onestamente parlando, non mi aspettavo tanta generosità e mi scuso per la mia diffidenza; i Val Varaitini hanno dimostrato molta vitalità. Tutto il lavoro portato a termine, noi l’abbiamo fatto per pura passione e anche per un senso di responsabilità perché ci sarebbe molto dispiaciuto se qualcuno si fosse fatto male. Purtroppo oggi si assiste ad un fenomeno triste…
La gente non guarda più dove si appende e cosa ha sopra la testa, da per scontato che tutto sia perfetto ma non è così.
Egoisticamente parlando, adesso con la pubblicità che è stata fatta, ci sarà più gente sulle cascate quindi per noi ci sarà meno ghiaccio a disposizione, ma io penso non solo a me stesso ma anche alla Valle ed è un vero peccato vedere pian piano l’abbandono. Questo se mi è concesso un consiglio a tutte le persone, esercenti, amministratori ecc. ecc… inviterei loro acercare di guardarsi intorno, cosa può offrire il territorio e cercare di sfruttarlo; bisogna avere occhi per vedere, non aspettare che la goccia d’acqua cada dentro al bicchiere, ma mettercelo sotto.
Il turismo è fatto di tante gocce. Per esempio i Francesi sanno vendersi molto bene e pubblicizzano delle cose quasi improponibili, però intanto ci provano.
L’Italia è un paese bellissimo, abbiamo tantissime risorse; dalle opere d’arte che tutto il mondo ci invidia, per la quantità e qualità, la cucina superlativa, natura e panorami, mari, ecc. ecc… solo cercare di venderci un po’ meglio e sopratutto crederci tutti quanti e non aspettare che gli altri facciano qualcosa (perché gli altri di solito lo fanno per il loro tornaconto).
In montagna la vita e molto dura per chi ci lavora e cerca di sbarcare il lunario, non per nulla all’inizio del secolo scorso i montanari scendevano in miniera o nelle cave perché in montagna si moriva di fame! Ci sono molte persone che vivono la montagna solo il sabato o la domenica e in settimana vivono in città. La montagna non è il cartone animato di Heidi dove tutto è bello, c’è sempre il sole e tutto va bene! Sei sempre nello stesso posto con tempo bello, brutto, freddo e orrendo e in più arriva gente che non ha mai preso una zappa in mano a importi il loro credo.
Apro una parentesi: l’altra settimana sono andato a ripetere la Ciucchinel e all’ultima sosta ho trovato una sorpresa: due mozziconi di sigaretta. Io dico, uno si impegna a fare dei lavori cercando la migliore sicurezza e il minor impatto ambientale possibile e poi trova queste sorprese, ognuno è libero di farsi del male come meglio crede ma quando ci sono altre cordate, chiediamo anche agli altri se il fumo non disturba, visto che si sta facendo dello Sport in uno spazio non proprio aperto. E poi (certe sigarette sono veramente puzzolenti)!!!! Perdonatemi lo sfogo.
Un grosso saluto a tutti e ancora grazie di cuore.
Luciano O.