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E’ morto, a 88 anni, Edmund Hillary, l’esploratore neozelandese che per primo, insieme allo sherpa Tenzing Norgay, aveva raggiunto la cima dell’Everest, il 29 maggio del 1953, a quota 8.850. Una passione, quella per la montagna e per il popolo Sherpa del Nepal, che si era tradotta, negli anni, nell’impegno di solidarietà con la costruzione di scuole, ospedali e piste d’atterraggio sugli altopiani dell’Himalaya.

Negli anni recenti, Hillary si era battuto contro i danni ambientali provocati sull’Everest dal sempre maggiore numero di scalatori, dicendosi convinto – dopo un episodio risalente al 2006, quando quaranta scalatori avevano abbandonato un compagno di cordata in difficoltà sull’Everest – che l’alpinismo moderno avesse perso gran parte del suo spirito: “L’approccio all’Everest ormai è terrificante – aveva dichiarato in un’intervista al neozelandese Otago Daily Newspaper – l’unico interesse è arrivare in cima, e c’è chi è capace di lasciare sulla roccia un compagno in difficoltà, senza curarsi di soccorrerlo”. Presso gli sherpa era conosciuto come “Burra-Sahib”, che significa “grande statura, grande cuore”.

Una splendida vita nel segno dell’avventura. Edmund Percival Hillary nasce il 20 luglio del 1919 a Tuakau, in Nuova Zelanda. Cresciuto ad Auckland, matura ben presto un grande interesse per la letteratura d’avventura dalla quale mutua la passione per la montagna, che inizia a mettere in pratica all’età di 16 anni dopo una gita scolastica sul Mount Ruapahu. Nel 1939 scala il Mount Oliver, poi segue il padre nell’azienda di famiglia e dopo la Seconda Guerra Mondiale si dedica esclusivamente all’alpinismo.

Prima dell’impresa del 1953, Hillary partecipa a numerose spedizioni. Nel 1948 è il primo scalatore, insieme a Harry Ayres, a raggiungere la vetta del Mount Cook. Poi è la volta di due spedisioni di ricgnizioni sull’Himalaya. E’ in quelle occasioni che viene notato da John Hunt, che lo invita a partecipare alla spedizione inglese sull’Everest del 1953.

Due mesi dopo la conquista della cima, nel luglio 1953, Hillary riceve il titolo di Cavaliere Condandante dell’Ordine dell’Impero Britannico, solo la prima delle numerose onorificenze che, negli anni, gli sono state attribuite. Nel 2003, nel cinquantesimo anniversario della conquista dell’Everest, il governo del Nepal gtli conferisce la cittadinanza onoraria, nei giorni di uno speciale giubileo commemorativo.

Hillary ha impiegato gran parte della sua vita ad aiutare il popolo Sherpa attraverso l’Himalayan Trust, da lui fondato, ed è stato presidente dell’American Himalayan Foundation, un’organizzazione no-profit impegnata nel miglioramento delle condizioni di vita dei popoli himalayani e del loro ambiente. Negli ultimi anni, si dedicava con passione all’apicoltura.

Fonte: repubblica.it

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